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Antonio Pagliei - Chirurgia della Mano - Studio Medico Santoro

Ortopedico e Chirurgo della mano - Dott. Pagliei

Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” nel 1985, ha conseguito  le Specializzazioni in Ortopedia nel 1990 e in Ortopedia e Traumatologia -Indirizzo Chirurgia della Mano e Microchirurgia Ortopedica – nel 1995 presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Facoltà di Medicina e Chirurgia di Roma.

Nel 1990 ha inoltre conseguito i diplomi di “Chirurgie de la Main et du Membre Supérieur” e di “Techniques Microchirurgicales” presso l’Università di Parigi “Pierre et Marie Curie”.

Sin dal 1993 ha espletato il suo impegno scientifico, didattico ed assistenziale presso l’Istituto di Clinica Ortopedica e la Unità Operativa Complessa di Chirurgia della Mano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore ricoprendo il ruolo di Ricercatore Universitario e quindi di Professore aggregato.

Inserito in un gruppo di ricerca già impegnato nello studio della patologia dei nervi periferici, della patologia ortopedica e traumatica della mano e dell’arto superiore e nella microchirurgia vascolare e nervosa, ha  rivolto sin dagli anni della specializzazione i propri interessi verso questi settori di ricerca, seguendo numerosi corsi e prolungati stage di perfezionamento in Italia e all’estero (Institut Français de la Main-Prof.R.Tubiana, Parigi; Clinique Longeraie-Prof.A.Narakas, Losanna;Laboratoire d’Anatomie-Université René Descartes, Parigi).

E’ autore di oltre 100 pubblicazioni scientifiche su riviste italiane e straniere ed ha collaborato alla edizione di diverse monografie, volumi e trattati in Italia e all’estero.

Patologie maggiormente trattate:

  • neuropatie compressive, neuropatie post-traumatiche e post-chirurgiche;
  • patologie articolari degenerative (artrosi polso, rizoartrosi, artrosi di Heberden e Bouchard) e infiammatorie (artrite reumatoide);
  • patologie tendinee (dito a scatto, De Quervain);
  • patologie tumorali e similtumorali scheletro e tessuti molli arto superiore (cisti artrogene, cisti periungueali, tumore glomico, tumori nervi periferici, lipomi, condromi, ecc.).

 

Interventi chirurgici maggiormente eseguiti:

  • neuroraffie, neurolisi, neuroplastiche ricistruttive dei nervi periferici;
  • artrodesi, artroplastiche polso e piccole articolazioni della mano;
  • trasposizioni tendinee in esiti patologie neurologiche;
  • lembi vascolarizzati per copertura-protezione nervi;
  • trattamento patologia traumatica del polso e della mano (fratture, lesioni capsuloligamentose, tendinee, vascolo-nervose e cutanee).
Chirurgo ortopedico della mano balduina - Studio Medico Santoro
Dott. Pagliei - Chirurgo ortopedico della mano - Studio Medico Santoro

Durante il primo incontro si effettua un’anamnesi completa del paziente che comprende: una valutazione della storia delle patologie pregresse e familiari, di eventuali terapie farmacologiche in atto o pregresse, la presenza di allergie o intolleranze di varia natura.

Si procede con la raccolta di informazioni sulla storia del peso e delle sue eventuali oscillazioni; si calcola il fabbisogno energetico del paziente; si esaminano le diete precedentemente eseguite e si indagano le abitudini alimentari e lo stile di vita compresa l’anamnesi sportiva. Durante lo stesso incontro si prende visione di tutta la documentazione medica in possesso del paziente e si definiscono gli obiettivi, i tempi e le modalità del percorso da intraprendere.

La valutazione antropometrica comprende la misurazione del peso e della statura che vengono combinate per ricavare il BMI (indice di massa corporea). Pur non essendo un buon indicatore per distinguere il rapporto massa magra / massa grassa, il BMI può comunque essere considerato un predittore sufficientemente accurato delle complicanze legate al sottopeso, al sovrappeso o all’obesità, ed essere utilizzato come indicatore prognostico nella pratica clinica.

La bilancia e l’indice di massa corporea consentono solo una stima indiretta e generica dell’adiposità totale e non sono in grado dirci se si sta perdendo massa grassa, acqua o massa muscolare.

La Bioimpedenziometria (BIA) è un esame bioelettrico, non invasivo e rapido, utilizzato per conoscere la composizione corporea di un soggetto, per valutarne lo stato nutrizionale e quindi individuare la Massa Grassa Corporea, la Massa Magra e i Liquidi Extracellulari. Viene eseguita durante la prima visita e ad ogni controllo in modo da monitorare le variazioni di questi tre compartimenti. La misura viene effettuata posizionando una coppia di elettrodi sul dorso della mano ed un’altra coppia sul dorso del piede, a loro volta collegati allo strumento di misurazione, applicando una corrente alternata impercettibile. La BIA è fondamentale nella valutazione di tutti i pazienti, anche nel controllo dei soggetti sportivi per evitare un depauperamento della Massa Muscolare ad esempio in caso di allenamento troppo intenso o prolungato, o di un regime alimentare inadatto al tipo di lavoro fisico svolto.

Dopo un’attenta analisi medica delle problematiche del paziente, la Dott.ssa Bianca Giupponi sviluppa un piano alimentare personalizzato considerando la patologia da cui è affetto.

Nello specifico si elaborano piani alimentari per pazienti obesi, dislipidemici, diabetici, celiaci, allergici o intolleranti; pazienti affetti da sindrome metabolica, reflusso gastroesofageo o gastrite, stipsi o dissenteria, malnutrizioni per difetto e sarcopenia.

Ogni fase della vita è caratterizzata da diverse esigenze e fabbisogni nutrizionali. La conoscenza delle modificazioni fisiologiche del metabolismo rappresenta il primo passo verso un percorso di consapevolezza che permetta al paziente di seguire una dieta equilibrata e quindi di mantenere un corretto peso corporeo nel tempo.

Ad ogni incontro il paziente viene guidato e progressivamente educato affinché riesca ad autogestire nel tempo in modo sano ed autonomo la propria alimentazione.        

Il regime dietetico durante la gravidanza è in grado di influenzare sia la salute materna che lo sviluppo fetale ed influisce su tutte le fasi di sviluppo del bambino fino all’età adulta.

Durante la valutazione della donna in gravidanza si sviluppa un piano dietetico che aiuti a prevenire numerose patologie; a raggiungere un peso corretto al termine della gravidanza e a gestire alcuni disturbi molto comuni come la nausea e la stipsi. Particolare attenzione va posta alla prevenzione di alcune malattie infettive trasmesse con gli alimenti particolarmente pericolose per il feto.

Il latte materno rappresenta il migliore alimento per il neonato; è un alimento dinamico che cambierà la sua composizione di volta in volta proteggendo il nascituro da allergie e infezioni.

Lo stato nutrizionale e la dieta della madre possono influenzare la quantità e la qualità del latte materno.

Lo sviluppo di un piano alimentare equilibrato riduce il rischio di sviluppare carenze sia alla mamma che al bambino e aiuta a prevenire i più comuni disturbi del neonato come ad esempio le coliche gassose.      

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Ortopedico specializzato nella Chirurgia della Mano - Studio Medico Santoro